Origini del matrimonio ortodosso

Il matrimonio ortodosso è un rito senza dubbio molto diverso rispetto alle celebrazioni nuziali delle altre confessioni cristiane. Una cerimonia ricca di momenti di grande solennità, che ha una straordinaria ricchezza di simboli. A rendere speciale il matrimonio ortodosso è in primo luogo la sua struttura. La celebrazione, infatti, è in realtà composta da due diversi riti che vengono officiati in successione: quello del fidanzamento e quello dell’incoronazione.

matrimonio ortodosso

Le diverse fasi del rito ortodosso

1. Il fidanzamento

Il rito del fidanzamento un tempo era celebrato precedentemente alle nozze, poiché i matrimoni avvenivano per un accordo tra le famiglie. Oggi ognuno sceglie da sé il proprio futuro coniuge, pertanto esso è incorporato a tutti gli effetti nel matrimonio ortodosso, del quale rappresenta la prima fase. Il rito del fidanzamento si svolge nel nartece (vestibolo) della chiesa o, in mancanza di esso, sulla porta del luogo di culto. Gli sposi, affiancati da due testimoni, camminano appaiati (lui sulla destra, lei sulla sinistra), finché non arrivano davanti al celebrante, che li benedice, consegna loro dei ceri accesi e li incensa.

Questa prima fase del matrimonio ortodosso prevede che si recitino preghiere e litanie e ha il proprio momento centrale nello scambio degli anelli. A mettere l’anello all’anulare della mano destra di ciascuno degli sposi è il prete. Gli anelli vengono poi scambiati tra gli sposi per tre volte, come simbolo del continuo scambio mediante il quale i coniugi si arricchiscono a vicenda.

2. L’incoronazione

Terminato il rito del fidanzamento, segue quello dell’incoronazione, che rappresenta la seconda fase del matrimonio ortodosso. Gli sposi, sempre accompagnati dai testimoni, si avviano verso il centro della chiesa per poi posizionarsi sopra un tappeto, che simboleggia la vita in comune della coppia, la crescita dei figli e la casa familiare. Al centro della chiesa si trova anche un tavolo sul quale sono poste le corone nuziali.

foto matrimonio ortodosso

 

Il rito dell’incoronazione è scandito da preghiere e prevede che le mani degli sposi siano legate insieme dal prete con un nastro o con un velo. Dopo che sono state unite, sul capo degli sposi sono poste le corone, che nel matrimonio ortodosso simboleggiano la regalità, poiché con le nozze la Chiesa concede loro di essere sovrani della loro vita familiare. Le corone sono anche il simbolo del completamento dell’immagine divina che ciascuno degli sposi rappresenta per l’altro e quello del martirio, cioè della testimonianza della fede e del dono di sé all’altro fino al sacrificio della vita, tanto nella buona quanto nella cattiva sorte. Così come gli anelli, nel matrimonio ortodosso anche le corone sono scambiate per tre volte tra gli sposi.

3. La benedizione

Le fasi finali del matrimonio ortodosso comprendono la benedizione di una coppa di vino, dalla quale bevono entrambi gli sposi come segno della loro muta condivisione di tutta la vita. Dopo che hanno bevuto il vino, il prete conduce marito e moglie per tre volte in una breve processione attorno al centro della chiesa, quindi ne scioglie le mani e toglie loro le corone. Infine la celebrazione del matrimonio ortodosso termina con un’ultima benedizione dei novelli sposi.

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